Emilio Slaviero

ABOUT ME

Non ricordo la prima volta in cui ho sentito il suono di un violino, ma ricordo che, a dodici anni, a casa di un amico, ho ascoltato l’intero concerto per violino e orchestra di Čajkovskij: un colpo di fulmine.

Le note che si librano nell’aria incontreranno di lì a poco la mia passione per il disegno e la scultura; ed è sempre grazie ad una amico, ed al mio spirito di competizione, che nel 1980 decido di iscrivermi alla scuola di archetteria: quell’amico, incontrato davanti a scuola, reggeva un arco, realizzato con le sue mani… non potevo essere da meno! La scuola mi permette, così, di conciliare disegno, scultura, musica e libertà stilistica.

Con J. F. Raffin mi avvicino allo studio degli archi antichi, apprendendone i segreti da reinterpretare. Capitale mondiale dell’archetteria è certamente Parigi, ma restare a Cremona è stata una missione: patria di Amati, Guarneri e Stradivari, meritava il “trapianto” o “l’impianto” culturale dell’archetteria.

La mia “famiglia degli archi” nasce da un legame profondo; con Antonietta, archettaia, il gioco di squadra è stato facile: medesime competenze, divisione dei compiti e condivisione delle scelte i segreti che hanno reso vincente il nostro lavoro, accompagnando il nostro laboratorio a traguardi sempre nuovi e prestigiosi, con respiro internazionale.

In tempi più recenti, si è aggiunto nostro figlio Luca, che ha liberamente deciso di proseguire l’attività di famiglia, dimostrando da subito capacità e personalità.